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FOANews

“Maestri della Scuola di Architettura a Napoli” Architetture che resistono alla prova del tempo e dialogano con la città

27 Mag, 2025

Napoli, 4 giugno 2025 – Villa Pignatelli, Casa della Fotografia
Ingresso libero | Ore 15:30 inaugurazione mostra | Ore 16:30 presentazione volumi FOAN

L’evento
Si conclude con una giornata di riflessione il ciclo Maestri della Scuola di Architettura a Napoli, che ha visto lo svolgimento di sette tavole rotonde pubbliche dedicate alle figure rappresentative dell’architettura napoletana del Novecento. Un’iniziativa che ha coinvolto architetti, urbanisti, docenti, studiosi e testimoni diretti con l’obiettivo di riscoprire, discutere e valorizzare l’eredità progettuale e culturale dei grandi Maestri, mettendo in luce le opere che hanno saputo resistere alla prova del tempo, trasformandosi in strumenti attivi di rigenerazione urbana e riferimenti permanenti nel paesaggio cittadino.

Il 4 giugno a Villa Pignatelli
La giornata conclusiva prevede la presentazione dei Quaderni FOAN, pubblicazioni di sintesi dedicate alle figure trattate nel ciclo di incontri, e l’inaugurazione della mostra fotografica di Mario Ferrara, fotografo e docente, che ha accompagnato l’intero percorso con un progetto visivo d’autore.

Le fotografie di Ferrara rappresentano un’indagine colta e poetica sulle architetture dei Maestri, e confluiranno nella mostra allestita negli spazi di Villa Pignatelli – Casa della Fotografia. L’esposizione si propone di offrire una nuova chiave di lettura del patrimonio architettonico moderno napoletano, con uno sguardo che coniuga sensibilità estetica, rigore documentale e riflessione critica per aprirsi alla cittadinanza e ai non addetti ai lavori.

Protagonisti e opere
Il progetto ha indagato l’opera di dodici Maestri della Scuola di Architettura a Napoli, tra cui:

Michele Capobianco – Nuova Borsa Merci, 1964–1971

Aldo Loris Rossi – Unità urbana Piazza Grande, 1979–1989

Riccardo Dalisi – Torre residenziale a Ponticelli, 1989

Alfredo Sbriziolo – Padiglione America Latina alla Mostra d’Oltremare, 1951–52

Nicola Pagliara – Centrale di sollevamento AMAN, 1973–1983

Agostino Renna – Piano di Monterusciello, 1984–1987

Stefania Filo Speziale – Palazzo Della Morte, 1951–1957

Salvatore Bisogni – Scuola materna Consorzio Edina a Poggioreale, 1984–1988

Elena Mendia – Teatro dei Piccoli, 1952

Alberto Izzo – Nuova Facoltà di Teologia, 1969–1974

Sirio Giametta – Clinica Mediterranea, 1945

Ezio De Felice e Eirene Sbriziolo – Ampliamento del Museo del Sannio a Benevento, 1987–1993

Il racconto fotografico riflette su temi quali la relazione tra architettura e paesaggio, il rapporto con la geografia urbana, l’interazione con la natura, e la coesistenza tra memoria storica e progettualità moderna.

Contesto culturale
L’iniziativa si inserisce in un più ampio processo di riscoperta dell’architettura del XX secolo, sostenuta da un rinnovato interesse pubblico, professionale e accademico per le esperienze di quel periodo. La Scuola napoletana si distingue per la sua capacità di coniugare innovazione, radicamento territoriale e linguaggi architettonici di forte intensità espressiva, offrendo un modello progettuale per le generazioni successive di architetti.

Promotori dell’iniziativa: Fondazione Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia, Ordine degli Architetti P.P.C. di Napoli e Provincia e Regione Campania

con il contributo della Regione Campania – Direzione Generale Governo del Territorio, ai sensi della L.R. 19/2019 – DD 487/2023, a sostegno della promozione della qualità dell’architettura.

“Progetto realizzato con il contributo della Regione Campania – Direzione Generale Governo del Territorio, ai sensi della Legge Regionale 19/2019”